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Orientamento sessuale e processo del coming out

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L’orientamento sessuale comprende attrazioni emotive, romantiche e sessuali verso uno o più generi, ed è legato all’identità personale e all’appartenenza a una comunità. Le persone LGBTQIA+ possono affrontare discriminazione, stigma e omofobia interiorizzata, con conseguenze psicologiche negative.


Il coming out è il processo di rivelazione del proprio orientamento sessuale, distinto dall’outing, in cui l’identità viene rivelata da altri senza consenso. Il termine deriva dall’espressione inglese coming out of the closet, che indica l’uscire allo scoperto. È un percorso complesso, che può essere suddiviso in coming out interiore – accettazione personale – ed esteriore – dichiarazione agli altri. Il modello di Cass descrive sei fasi di accettazione, dalla confusione iniziale all’integrazione dell’orientamento nella propria identità.


Il contesto sociale influenza fortemente il processo: fattori come età, ambiente familiare e culturale possono ostacolarlo o facilitarlo. Spesso si opta per un coming out selettivo con persone di fiducia. Il rifiuto o la discriminazione possono generare ansia, depressione e isolamento sociale. Al contrario, il supporto familiare e comunitario può rafforzare i legami e migliorare il benessere psicologico.


Per aiutare le persone LGBTQ+ nel coming out esistono percorsi di supporto che promuovono accettazione e autostima, e gruppi di ascolto. Il Coming Out Day, celebrato l’11 ottobre, mira a sensibilizzare sull’importanza dell’accettazione e della libertà di esprimere la propria identità.