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Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) per l'ansia

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La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) per l'ansia si propone di ridurre le paure eccessive e i meccanismi di controllo ed evitamento che alimentano i Disturbi d’Ansia (cfr. Beck, 1976; Wells, 1997). L'obiettivo è aiutare la persona a recuperare un senso di sicurezza e fiducia nelle proprie attività quotidiane.


Per raggiungere questo scopo, la TCC utilizza diversi strumenti terapeutici:


  • Psicoeducazione: il paziente acquisisce nuove chiavi di lettura per interpretare i propri pensieri e stati emotivi.
  • Esposizione graduale: si pianificano step progressivi per affrontare le situazioni temute, iniziando da quelle meno problematiche fino a quelle più difficili.
  • Interruzione dei comportamenti di controllo: spesso automatici, questi comportamenti servono a prevenire le situazioni temute (es. evitare certi luoghi o contesti), ma a lungo termine mantengono l'ansia. La loro eliminazione aiuta a ristabilire un funzionamento più libero e adattivo.
  • Ristrutturazione cognitiva: si individuano e si mettono in discussione i pensieri disfunzionali, come le credenze di pericolo o la tendenza a catastrofizzare.

Un aspetto fondamentale della TCC è la sua flessibilità nell’integrare tecniche efficaci per il trattamento specifico di ogni disturbo d’ansia. Non esiste un’evidenza chiara che dimostri la superiorità di un approccio puramente comportamentale rispetto a uno cognitivo.


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